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A tutela di un nuovo presidio Slowfood “l’oliva quercetana”

Carissimi, oggi voglio raccontarvi una nuova “storia” che abbiamo subito deciso di fare nostra, appoggiando Davines in questo nuovo progetto. Come vi ho già raccontato tempo fa Davines ha realizzato un’importante collaborazione con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus grazie alla linea di prodotti Essential Haircare, proprio la linea di prodotti che vi abbiamo presentato all’evento #unanuovastoriainmaison ricordate? 360gradi-slowfood-20 La linea Essential Haircare è infatti formulata con ingredienti attivi, provenienti da nove Presidi Slow Food italiani: il cappero di Salina, il melone cartucciaru di Paceco, il pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto, il sedano rosso di Orbassano, la mandorla di Noto, l’oliva minuta di Sicilia, il grano saraceno della Valtellina, la lenticchia di Villalba, la rapa di Caprauna. Dal 2014 Davines lavora con la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus supportando i Presidi, progetti che riuniscono produttori in tutto il mondo al fine di tutelare le produzioni tradizionali locali a rischio, valorizzando territori, recuperando gli antichi mestieri e tecniche di lavorazione. Da qui la creazione di un nuovo progetto, la nuova campagna “A presidio della BELLEZZA SOSTENIBILE” Davines rinnova il suo impegno scegliendo di supportare il presidio dell’oliva quercetana tipica della Versilia, per supportare la conservazione del patrimonio di una varietà quasi in estinzione. Davines_A-presidio-della-Bellezza-Sostenibile_Olivo-quercetano Dal 3 al 15 luglio inizia la campagna “A presidio della BELLEZZA SOSTENIBILE”, in Maison e in alcuni saloni Davines,( trovi qui il SalonLocator ) lo shampoo e il conditioner della linea Essential Haircare saranno proposti in una box in edizione limitata ad un prezzo speciale di 30 euro. Per ogni acquisto verranno devoluti 2 euro a sostegno del progetto. OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA OLYMPUS DIGITAL CAMERA L’olivo Quercetano è un coltivazione storica del territorio Versiliese che ha il suo centro di massima diffusione tra la città di Massa e quella di Camaiore con un picco ben definito nel comune di Seravezza. La presenza di questo albero nelle terre toscane risale all’epoca Romana quando veniva impiegato per delimitare confini territoriali nelle cosi chiamate “centuriazioni”. Il Quercetano è un’albero rustico non ha nessuna resina e non immette ozono a bassa quota, per questo è una pianta ad impatto zero. E’ anche una pianta a zero scarto: dell’olivo si utilizza e si ricicla tutto. Dalle olive si estrae l’olio, dagli scarti si ricava il gocciolino per il riscaldamento, fino alle fascine ricavate dalla potatura, che si utilizzano per accendere i fuochi. oliveto-toscana Trovo ancora una volta affascinante la connessione tra il mio mestiere e la sostenibilità non solo verso la natura ma verso l’uomo a trecentosessantagradi. Vi aspetto in Maison Stefano Pedroni  
(le foto: copertina/2/6 fonte google)
     

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